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Rethink, Redesign, Redeploy Comunicare le politiche pubbliche dopo la pandemia [ ad.10 ]

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L’evoluzione degli strumenti di comunicazione e la sempre maggiore disponibilità di canali e messaggi hanno determinato, soprattutto nell’ultimo anno di crisi pandemica, una vera e propria inversione della curva del ciclo di vita comunicativo delle istituzioni pubbliche.  Un cambio di rotta che ha condotto a un burnout comunicativo dal quale è ora necessario uscire non solo per motivi di etica quanto per motivi di efficacia delle politiche pubbliche.  

Ripensare il ruolo della comunicazione, ridisegnarne il perimetro di azione e redistribuirne il peso specifico in tutte le fasi di una policy sono i tre pilastri di questa nuova normalità comunicativa post-pandemica.   

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Programma dei lavori

Docente

Paciello
Raffaele Paciello Comunicazione PON Città metropolitane Biografia

Studioso delle dinamiche di comunicazione e delle politiche pubbliche, si occupa da circa 20 anni di stakeholder relationship governance in ambito pubblico e privato, in particolar modo a supporto dei processi di programmazione e attuazione di programmi di investimento europei, nazionali e territoriali.

MBA, specializzazione in Economia e Politiche dello Sviluppo presso l’Università Luiss Guido Carli e in Relazioni pubbliche d’impresa presso l’Università Iulm di Milano è autore di numerose ricerche e saggi in materia di comunicazione e politiche pubbliche.  

Ha lavorato e insegnato per diverse università, scuole di alta formazione, istituti di ricerca numerosi soggetti pubblici e privati di rilievo nazionale e internazionale. Fra questi: Università degli Studi di Napoli Federico II, Universidad Politécnica de Madrid, Universitat Autònoma de Barcelona, Edizioni Scientifiche Italiane, Formez, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero della Transizione Ecologica, Fondazione Crui, Doxa.

Attualmente è membro della European Communication Research and Education Association, membro del gruppo di ricerca internazionale per il Banco delle Iniziative solidali (Solivid) dell’Università degli Studi di Napoli Federico II ed è coordinatore dell’Unità Comunicazione e politiche pubbliche della Fondazione Giacomo Brodolini

 

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